La notizia si diffuse come un lampo, dapprima in forma ufficiale in televisione e radio, immediatamente seguita dal passaparola che storpiava come sempre il fatto in s?, ingigantendolo o rendendolo una burla, a seconda dell'indole di chi riportava la notizia. E per fortuna che esiste ancora la capacit? di interpretazione, se non proprio di senso critico.
Dunque il Decreto del Governo era questo:
"Nessuno avrebbe pi? potuto girare per qualsivoglia strada, piazza o luogo pubblico, per qualsivoglia ragione, senza un cappello in testa. Assolutamente vietato lo sfoggio di qualsivoglia capigliatura libera, capello lungo o corto, nonch? cranio pelato".
Una novella grottesca contro i clich? per una citt? assediata da un morbo invisibile e misterioso dove nulla ? come sembra. Ognuno alla ricerca della propria soddisfazione fra desideri e sogni di rivalsa, un po' come tutti noi.