Ogni mattina Anna prende il tram per andare al lavoro. Da sette anni, senza gioia, senza rabbia, senza pi chiedersi nulla. Solo una domanda la tormenta, insistente, un'eco scomoda: come fanno gli altri a sopportarlo?
Le facce immobili, le conversazioni stanche, l'aria pesante dell'ufficio: tutto sembra un'opprimente coreografia alla quale Anna sente ogni giorno di pi di non appartenere.
Poi, qualcosa si incrina.
Un istante, e il caos entra in scena: un respiro trattenuto troppo a lungo, una visione improvvisa, un gesto che sfugge al controllo.
In quel margine sottile tra logica e visione, Anna si sente chiamata da qualcosa che pulsa sotto la superficie della realt . Qualcosa che forse l'attendeva da tempo.
Un racconto onirico e perturbante che scava nel cuore dell'estraneit , per ritrovare - forse - un altro modo di esistere.
Fa parte della collana I Racconti della Soglia, in cui ogni libro una porta aperta su un giardino narrativo diverso: un mosaico di vite, atmosfere e simboli che invitano il lettore a guardare sotto la superficie.
Dalla serie "I Racconti della Soglia"
Ogni libro una porta verso un mondo narrativo diverso.
Scopri anche: Mi troverai nel Giardino Incantato, Pesante come una pietra, leggera come un gabbiano, Sulle ali del vento in cerca di casa.