Il libro di Vincenzo Pirro ricostruisce la storia del Partito Comunista Italiano a Terni, dalla sua attivit clandestina durante il regime fascista fino alla conquista del potere locale nel secondo dopoguerra. L'autore analizza il periodo cruciale 1943-1946, caratterizzato dal crollo del fascismo, l'occupazione tedesca, la Resistenza e l'ascesa del PCI come forza politica dominante.
Attraverso un'ampia documentazione d'archivio, Pirro mette in discussione le narrazioni ufficiali della Resistenza, evidenziando il ruolo marginale della classe operaia ternana e la capacit strategica del PCI nel riempire il vuoto di potere lasciato dal regime. L'opera approfondisce le dinamiche interne del partito, le divisioni ideologiche e le influenze sovietiche, mostrando come la politica locale fosse intrecciata alle grandi strategie nazionali e internazionali.
Con uno sguardo critico, l'autore esamina i rapporti tra comunisti, socialisti e altre forze antifasciste, rivelando contrasti, alleanze tattiche e l'uso della Resistenza come strumento di legittimazione politica. Il libro offre un'analisi lucida e ben documentata su come il PCI sia passato da una presenza quasi insignificante alla guida della citt , sottolineando le ambiguit e le strategie che hanno reso possibile questa transizione.
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