Questo libro offre un'analisi filosofica ed economica approfondita del concetto di "valore" nelle opere di Adam Smith e Karl Marx. Partendo da una lettura critica della Ricchezza delle Nazioni e del Capitale, l'autore mette in evidenza le differenze e le convergenze tra i due pensatori. Smith, considerato il padre dell'economia politica, individuava nel lavoro la base del valore delle merci, mentre Marx riprese e svilupp tale teoria per smascherare la struttura di sfruttamento insita nel capitalismo attraverso la nozione di plusvalore. L'opera non si limita a un confronto teorico, ma offre anche una visione storica e sociale che permette al lettore di comprendere l'evoluzione del pensiero economico moderno. Con un linguaggio chiaro e rigoroso, questo studio rappresenta una guida indispensabile per studenti, ricercatori e lettori interessati alla filosofia, all'economia politica e alla critica del capitalismo.
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